Pensieri... 3^ domenica di Avvento
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
11-12-2015
PENSIERI... 3^ DOMENICA DI AVVENTO
E’ la domenica Gaudete, la domenica della gioia…perché? Perché la salvezza è vicina, ma che cosa significa oggi per noi che la salvezza è vicina, che viene il Natale? Che viene il Gesù? Con le tristezze che comunque continuano ad abitare in noi, con il male, le guerre che continuano a dilagare nel mondo, con le mille ingiustizie che opprimono grande parte dell’Umanità?

Significa che pur in mezzo a tanto male, una certezza dobbiamo portare nel cuore, che il Signore non ci abbandona! L’abbiamo sentito dal profeta Sofonia:  Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. E poi ancora tante volte se guardassimo alle situazioni degli altri, del resto dell’umanità, forse staremo più zitti perché spesso è proprio per noi l’ammonimento-invito di San Paolo ai Filippesi che abbiamo appena ascoltato: “Fratelli, non angustiatevi per nulla…”

Ma per recuperare per riacquistare la gioia nella nostra vita noi dobbiamo recuperare una categoria, un atteggiamento molto importante che è quello della condivisione…che ha a che fare con la solidarietà, un impegno che non può essere vero soltanto a Natale ma sempre… non essere nella gioia a spese di qualcun altro….ma recuperando allo stesso tempo la giustizia, l’onestà…la Misericordia…altrimenti proviamo una felicità travestita il cui prezzo lo pagano gli altri per noi….

E oggi Giovanni Battista, l’abbiamo sentito, non fa grandi proclami, non sembra usare quelle parole forti e violente registrate nel Vangelo di Matteo, dove vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! »  non chiede nulla di eccezionale…si accontenta dell’onestà…"condividete, non rubate, non siate violenti..." In fondo anche questo Giubileo….qualcuno mi ha chiesto ma che cosa si dovrà fare? Non lo so...Papa Francesco ci ha chiesto di riscoprire e cercare di mettere in pratica le opere di misericordia…io dico: almeno una! E poi nell’udienza di mercoledì scorso ha detto: "La Chiesa ha bisogno di questo momento straordinario. Non dico: è buono per la Chiesa questo momento straordinario. Dico: la Chiesa ha bisogno di questo momento straordinario. Nella nostra epoca di profondi cambiamenti, la Chiesa è chiamata ad offrire il suo contributo peculiare, rendendo visibili i segni della presenza e della vicinanza di Dio." Beh! Queste saranno probabilmente le opere-segno che la diocesi farà…ma io, ma tu…beh! Almeno riconoscerci bisognosi di Dio, del suo amore, del suo perdono, facendo però il passo di riconoscerci peccatori. A questo proposito Francesco ha continuato, diciamo: “Signore, io sono un peccatore; Signore, io sono una peccatrice: vieni con la tua misericordia”. Questa è una preghiera bellissima. È una preghiera facile da dire tutti i giorni: “Signore, io sono un peccatore; Signore, io sono una peccatrice: vieni con la tua misericordia”. Ci sembra poco, ma è impegnativo…é il primo passo!

Qualche domanda per noi:
1.   Sento la necessità di cambiare la mia mentalità imperfetta, il mio modo di pensare?
2.   Se la misericordia di Dio si manifesta in Gesù Cristo per i poveri e gli umili di cuore. Mi identifico con loro?
3.   “Il popolo era in attesa”, ci dice l’evangelista Luca. I primi cristiani attendevano con ansia la seconda venuta del Signore…E io attendo la venuta del Signore, attendo qualcosa e/o Qualcuno nella mia vita?

Possa il Signore che viene in mezzo a noi, la Parola che ci ha illuminati, aiutarci a dare qualche risposta, a vivere qualche piccolo segno di condivisione.
 
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